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Wii U: Com'è andata a finire #RoadToSwitch
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#RoadToSwitch - Wii U: com’è andata a finire.


Tutti sappiamo di come Nintendo negli ultimi anni abbia perso molto il suo valore con il pubblico. A differenza della concorrenza, sin dal Nintendo GameCube, non ha mai avuto le strade spianate per le vendite delle proprie console. E la colpa tutto sommato non è nemmeno di Nintendo, ma delle software house che con il tempo, si sono concentrate perlopiù su Playstation e Xbox. Non tanto per le vendite, ma per giochi che urlano sempre più gli hardware potenti e di qualità.
Nintendo ha sempre dato una scusa per questo, facendo capire che l’importanza a tutto sta nel divertimento. Ed è vero, i giochi che ha sfornato il GameCube sono stati davvero ottimi ed attualmente molto ricercati, lo stesso vale per il Wii, che è stata la console più venduta nella generazione passata perché è riuscita ad entrare nelle case dei casual gamer grazie soprattutto a WiiFit e JustDance. Ma cosa è stato perso con il Wii U, la console che ha venduto meno di tutte le console ammiraglie Nintendo?

Il divertimento?
Parlando del parco titoli offerti su Wii U, non possiamo lamentarci molto, ne sono usciti davvero tanti, e parecchie aziende hanno voluto dare così tanta fiducia a questa console che hanno portato anche alcune esclusive. Ubisoft è la prima che ci aveva creduto tanto. Ha portato su Wii U il primo Assassin’s Creed, il 3, continuando con Black Flag, Splinter Cell Blacklist e molti altri. La fiducia secondo me si è persa con l’ex esclusiva “Rayman Legends”, ed il forte ritardo sulla versione per Wii U di Watchdogs. L’altra software house che ha dato davvero anima e corpo per questa console è stata la Platinum Games, che ha portato su Wii U Bayonetta 2 come esclusiva, e varie chicche come The Wonderfull 101.
Per il resto, niente di che, in Nintendo non hanno potuto fare altro che trovare un modo per scervellarsi a creare titoli innovativi e competenti per poter far giocare i sostenitori della console, che dopo soli 2 anni, era stata già abbandonata da molti. I titoli che hanno risollevato le vendite secondo me sono stati senza ombra di dubbio:
Mario Kart 8, che ha portato davvero tanta innovazione nel titolo, che appunto fa pensare alla difficoltà di un capitolo migliore, proprio per la completezza che c’è dietro;
Super Smash Bros, che per circa metà anno dopo l’uscita hanno addirittura continuato con l’aggiunta di personaggi e DLC;
ed infine abbiamo Splatoon, l’ultimo bel gioco che si è fatto notare più di tutti per l’originalità che ha portato in un genere che è sempre stato raro da vedere sulle console Nintendo, se non fosse per Activision ed i suoi continui Call of Duty.
Splatoon è stato uno sparatutto divertentissimo, colorato, con eventi mensili chiamati “Splatfest”, che univa il famoso gioco “The Blob” al paintball.

Un’altra cosa che Nintendo ha sfruttato a suo favore sul Wii U, è stata l’alta definizione. Questa caratteristica ormai scontata da anni per “colpa” di PS3 e Xbox360, è stata usufruita per la realizzazione di titoli remastered. Se non sbaglio sono stati solo due, ovvero:
Zelda: The Wind Waker HD, e Zelda: Twilight Princess HD.

Senza dilungarmi ancora troppo, e dopo aver riassunto i “punti forti” del Wii U che sono stati usati per la realizzazione di videogiochi, penso che il motivo finale del suo flop sia stata: “L’idea del GamePad”.

Nel 2011 Il Wii U venne presentato con una grande idea, quella di inserire nel controller della console, uno schermo touch screen che interagisse con la televisione.
Un’altra cosa è stata la poca chiarezza con cui l’hanno presentato, perché all’E3 che fecero, fu solo il controller a risaltare all’occhio di tutti senza mai menzionare la console nascosta vicino al TV.


Molti all’epoca speravano ad una console autonoma, composta da tasti e schermo, quasi portatile, ma con la potenza di una fissa. Esattamente quello che è ora il Nintendo Switch.
Sempre all’E3, hanno fatto vedere i vari modi originali in cui il Wii U poteva essere utilizzato. Ubisoft ci era riuscita grazie a ZombiU, il primo gioco dove diventava quasi intrigante navigare tra il gamepad e lo schermo del televisiore. Un altro titolo interessante che ha sfruttato bene il GamePad è stato Nintendo Land, grazie ai suoi minigiochi realizzati appositamente per l’interazione controller-tv. Ma per il resto?
La prima vera esclusiva è stata Pikmin 3, e già questo gioco veniva giocato con il WiiMote+Nunchuck.
Un’altra esclusiva è stata Donkey Kong Country: Tropical Freeze, che anche quello non ha usufruito per nulla lo schermo del controller.
Poi abbiamo i remaster di Zelda, in questo caso il controller è stato usato semplicemente come inventario e come mappa.
Stessa cosa con Mario Kart 8 e Splatoon. Il touch screen alla fine non è stato altro che implementato esattamente come nel Nintendo DS e 3DS, solo per poter avere qualche visione in più e qualche tasto in più grazie al touch screen. Nulla di più da quello che era stato promesso. A dirla tutta, si aspettava anche che il GamePad potesse servire per poterci giocare anche a televisore spento… ma anche questa funzionalità, è presente solo in alcuni giochi.

Tutto sommato, possiamo dire che la vera novità che avrebbe fatto la differenza su questa console, sarebbe stato il GamePad completamente autonomo. Esattamente quello che è lo Switch oggi.
Una console potente, portatile, modulare, con uno schermo incorporato, e che può diventare anche fissa.
Il Nintendo Wii U, poteva essere Switch sin dall’inizio, per idea, e per come il pubblico l’aveva inizialmente intesa.

Quindi ora che il sogno è finalmente diventato realtà, come potrebbe fare successo Nintendo?
Purtroppo dopo il Wii U, la grande N dovrà faticare molto per trasformarla in un solo brutto ed obsoleto ricordo, anche se sarà complesso all’inizio.

Inoltre, il Nintendo Switch è una console che possiede un processore Nvidia pensato per i piccoli pc, ed i tablet, quindi giochi molto potenti che sicuramente usciranno tra qualche anno per una probabile Playstation 5, non sappiamo se davvero riusciranno ad arrivare per Switch. Già “For Honor” di Ubisoft non debutterà sulla nuova ammiraglia, più tanti altri giochi che tutti vorrebbero provare.


In questo caso non ci resta che fare un grande “in bocca al lupo” a Nintendo, sperando di stupirci in futuro con nuovi giochi, nuove IP, e speriamo: nuove collaborazioni con altre software house.


-AlessandroDL
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